Viaggio tra Arezzo e Urbino
con Raffaello e Piero della Francesca
25-27 settembre 2020
Che gioia sarà poter tornare per tre giorni in Toscana e nelle Marche, con le loro colline adornate di coltivazioni agricole e di villaggi pittoreschi, scrigni di opere di grandi artisti del passato, come lo furono Raffaello e Piero della Francesca, le muse e le destinazioni del nostro viaggio.
Ad Arezzo saremo accompagnati nella scoperta del centro storico con la sua Piazza Grande, una delle piazze più belle d’Italia, circondata da un lato dalle Logge di Vasari. Avremo la possibilità di visitare la Chiesa di San Francesco dove si trova uno dei capolavori della pittura di Piero della Francesca: il Ciclo della Leggenda della Vera Croce.
A Monterchi ci attende lo straordinario affresco di Piero della Francesca che rappresenta la Vergine incinta, mentre a Sansepolcro - città natale di Piero della Francesca dove nacque il 12 settembre 1416 (o 1417) - ci attendono il celebre Volto Santo, crocefisso ligneo altomedievale (Cattedrale di San Giovanni Evangelista) e le opere più importanti della produzione pittorica di Piero tra cui la splendida Resurrezione ed il Polittico della Misericordia (Museo Civico).
La visita della città d’Urbino inizierà invece con il Palazzo Ducale, che è una piccola città fortificata voluta da Federico da Montefeltro a partire dal 1444. Il Palazzo oggi ospita la Galleria Nazionale delle Marche, che visteremo seguendo la storia del Duca, che sognava di trasformare Urbino nella “Città ideale”. A pochi passi dal Palazzo entreremo nella Casa Natale di Raffaello, in cui nacque il 28 marzo 1483, e che ospita opere originali, quasi tutte dipinte in epoca giovanile.
Ci sarà del tempo anche per percorrere individualmente a piedi la città e per perdersi tra i vicoli, con qualche tappa gastronomica nelle caratteristiche botteghe per degustare i prodotti tipici (non si può fare a meno di assaggiare la Crescia di Urbino che ha origini rinascimentali, veniva infatti apprezzata già alla corte dei duchi di Urbino: parente molto stretta della piadina romagnola, si differenzia per l’impasto che è arricchito con uova e pepe, che la rende particolarmente gustosa e saporita).