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04-06.10.2019 Viaggio a Mantova e dintorni: Gonzaga e apoteosi dei Rinascimento

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Abbiamo scelto Mantova in occasione di un evento espositivo dedicato a Giulio Romano e all'idea di Apoteosi del Rinascimento. E infatti da Mantova, prezioso scrigno d’arte, siamo tornati decisamente arricchiti, con tante immagini raffinate che potremo conservare nel nostro portagioie immaginario.

Siamo tornati arricchiti anche delle storie da romanzo di alcuni membri della famiglia Gonzaga, ai quali Mantova deve molto della sua eccezionale bellezza. La famiglia Gonzaga ha voluto al suo servizio artisti del calibro di Leon Battista Alberti, Pisanello, Mantegna, Giulio Romano, di cui abbiamo ammirato le opere.

Tra i committenti abbiamo fatto la conoscenza di molti personaggi dalla spiccata personalità. Vespasiano Gonzaga, per esempio, morto di sifilide e folle, che fu un importante condottiero, ed ebbe la fortuna di potere costruire la sua città ideale: Sabbioneta. Altri personaggi di forte personalità abbiamo incontrato esattamente nei luoghi proiettati dalle loro menti perché, grazie ad artisti dotati e nel giro di pochissimi anni, hanno letteralmente trasformato in pietra le loro idee.

Lo fece Federico II Gonzaga, uomo passionale, facendo erigere il suo luogo di piacere, Palazzo Te, per quei piaceri che allora i membri maschili di una nobile famiglia potevano assaporare: la caccia, i banchetti, i cavalli, la compagnia delle amanti, la musica. Lo fece Giovanna D'Arco, di nobile famiglia trentina, che come ultima erede decise di lasciare al pubblico gli oggetti di famiglia (dai servizi da tavola ai quadri) trasformando mentre era ancora in vita la sua ricchissima dimora in un museo. Nella zona di Cremona, lungo il tragitto verso Mantova, abbiamo considerato la storia della duchessa Bianca Maria Sforza, la quale per sciogliere un voto fatto alla Madonna, fece costruire Santa Maria di Bressanoro, che riccamente affrescata e avvolta nella solitudine, sorge su un’antica terra di culto, già dedicata a Mercurio.

Per concludere il nostro viaggio nella "Città d'acqua", abbiamo risalito il suo fiume, con una sosta a Borghetto sul Mincio, per ammirare la verde forza della corrente che per secoli azionò le grandi ruote degli antichi mulini.

Un grazie particolare ad Alessia Margonari che ci ha raccontato le mille storie intriganti di questa raffinata corte rinascimentale.

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